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Per la prima volta il tema dell” uguaglianza tra i sessi entra nell’agenda di Davos, trainato dalla questione delle quote e della scarsa presenza femminile tra i 1600 partecipanti nelle delegazioni rappresentanti dei governi, delle banche centrali, delle imprese e delle organizzazioni. Già l’anno scorso, si era cercato di risolvere il problema con l’imposizione di quote femminili a tutti i partecipanti, – tranne che ai 100 “partner strategici” come Google, Nestlè, Coca Cola -, nella misura di almeno una donna ogni quattro uomini. Regola comunque quest’anno abbastanza snobbata…
Presenza femminile elevata, invece, tra gli indignati che hanno piantato le tende davanti..
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