‘Bruxelles, 5 mar – Nell”Unione europea le donne continuano a guadagnare in media il 16,4% in meno degli uomini, come mostrano gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione europea in occasione della Giornata europea per la parita” retributiva. Questa seconda edizione della manifestazione, che era stata inaugurata a livello europeo dalla Commissione il 5 marzo del 2011, da” la misura del numero di giorni che una donna deve lavorare in piu” per guadagnare quanto un uomo. La Commissione europea intende sensibilizzare il pubblico sulle disparita” retributive uomo-donna nell”Ue e, a pochi giorni dall”8 marzo, la giornata internazionale della donna, punta i riflettori in particolare sui datori di lavoro.
””La giornata europea per la parita” retributiva ci ricorda il numero di giorni e di ore di lavoro femminile non remunerato trascorsi dal primo gennaio. Il principio della parita” di retribuzione per uno stesso lavoro esiste nei trattati dell”Unione fin dal 1957 e sarebbe ora di farlo valere ovunque””, ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia e vicepresidente della Commissione. Gli ultimi dati del 2010 indicano un divario retributivo medio nell”Unione del 16,4% e confermano una leggera tendenza al ribasso rispetto al 17% circa degli anni precedenti. Il tasso varia dal 2% circa in Polonia a oltre il 27% in Estonia. Il divario retributivo tra i sessi – definito come la differenza media nella retribuzione oraria lorda fra donne e uomini sull”insieme dell”economia – e” pero” ancora molto elevato, con notevoli disparita” fra paesi e settori d”attivita”. Il fenomeno rispecchia le difficolta” che incontrano le lavoratrici a conciliare lavoro e vita privata: molte donne si vedono infatti costrette a prendere congedi di maternita” o a lavorare part-time. Nonostante un timido miglioramento complessivo del trend, il divario tende ad allargarsi in alcuni Stati membri come Bulgaria, Francia, Lettonia, Ungheria, Portogallo e Romania.
(di Adriana Terzo)
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