In tema di donne l’Italia registra troppo spesso primati negativi. La legge sulle cosiddette “Quote rosa” nei CdA è riuscita a collocare per la prima volta il nostro Paese nella classifica dei “virtuosi” nel favorire l’ingresso delle donne nei board delle società quotate in borsa e delle municipalizzate.
Il lavoro bipartisan realizzato nel Parlamento Italiano per l’approvazione di questa legge ha suscitato l’apprezzamento di Viviane Reding, Commissaria Europea per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, che ha chiesto la collaborazione delle due principali firmatarie, le on. Lella Golfo e Alessia Mosca, per promuovere una campagna di consultazione sul tema, che durerà fino al 28 maggio e verificare la possibilità di elaborare una Direttiva europea sulle quote di genere nei CdA, vincolante per tutti i Paesi comunitari.
La Conferenza Stampa della Vice-Presidente della Commissione, Viviane Reding, di oggi pomeriggio a Palazzo Berlaymont a Bruxelles, sarà l’occasione per raccontare un’Italia non fanalino di coda fra i partner europei ma “una best practice”, un modello da studiare e imitare a livello europeo proprio per questa legge.
L’incontro, che si terrà successivamente al Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, fra esperti, componenti della Commissione e del Parlamento italiano ed Europeo metterà in risalto le sinergie bipartisan interne alle istituzioni e la collaborazione fra politica, mondo economico ed associazioni che hanno accompagnato l’iter per giungere all’approvazione della legge. Verranno anche annunciati i primi dati ufficiali sulle percentuali di donne entrate in molti CdA con i rinnovi di aprile e la presenza al Convegno di Joyce Victoria Bigio, recentemente nominata nel board di Fiat-Chrysler e Cristina Rossello, del cda Mondadori, sono conferma della portata straordinaria di questa legge, capace di produrre effetti ancor prima della sua entrata in vigore, prevista per fine luglio.