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Barbara ha pensato che dopo aver dedicato una vita a dire quello che voleva dire con il suo corpo prima (è ballerina) e con quello degli altri poi (è coreografa), era arrivato il momento di osare: far dire agli spettatori, anche a chi non può permettersi più di un euro a spettacolo, “Che cosa me ne faccio del teatro”?
Il Pim off, celebre teatro di ricerca di Milano per la prima volta ha alla direzione artistica una donna. Barbara Toma, 39 anni, di origini leccesi-olandesi, si è circondata da uno staff di sole donne: 10 in tutto. E si fa chiamare direttora.
Una rivoluzione in campo teatrale e soprattutto della ricerca, dove la presenza maschile, soprattutto nelle posizioni di vertice, finora è stata esclusivamente maschile.
Barbara è partita, nella ideazione della ‘sua’ stagione teatrale, forse inconsapevolmente, da una propensione tutta femminile: quella dell’accoglienza e dell’accoglienza che crea.
Accogliere per creare, lei, Barbara, neo mamma che ha ballato col pancione “Io non dormo”, uno spettacolo che parla “dell’inconveniente di essere madre”, e prima ancora ha ideato spettacoli sulla violenza sulle donne e la morte, andando fino in Camerun per lavorare sulla “Libertà” con le donne prigioniere di culture maschili, lei, Barbara Toma, ha deciso di accogliere per creare il teatro, con il ‘suo’ pubblico.
“Ho pensato a questa stagione all”ombra della precarietà – dice Barbara – e dell”evento eccezionale: direttore artistico di un teatro, e quando mi capita più? E mi son detta: meglio osare, cogliere questa occasione per cercare di fare qualcosa di buono per il teatro, qualcosa che ho sempre sognato, senza paura, senza scendere a compromessi! Se qualcuno mi ha dato la sua fiducia l”unico modo per non tradirlo è essere sincera. E una volta capito questo tutto è diventato più facile, ho smesso di sentirmi schiacciata dal peso della responsabilità che il mio ruolo comporta e ho iniziato a creare mettendo tutto in discussione, anche le mie certezze, e ponendomi delle domande, una su tutte: che cosa me ne faccio del teatro?”.
”Si va a teatro – continua – per ritrovare qualcosa di noi stessi, e così ho pensato ad una stagione che potesse costantemente metterci a confronto con il senso del vivere. Ho pensato ad un luogo dove poter scoprire il teatro e la danza di ricerca con pochi euro, dove poter incontrare gli artisti, sentire i loro trascorsi e studiare con registi e coreografi importanti; partecipare a progetti speciali diventando protagonisti degli spettacoli in cartellone. Perché farebbe bene a tutti danzare, calcare le scene una volta nella vita, imparare ad avere il coraggio di mettersi a nudo per poi riconoscersi e farsi riconoscere”. Il teatro di Barbara è una scatola magica che offre possibilità di ricerca, di studio, di sperimentazione, un luogo che protegge gli artisti, un punto di ritrovo, rifugio per curiosi e punto di riferimento per i professionisti del settore. Un luogo pubblico, di incontro, di condivisione, di apprendimento che offre la possibilità di vedere il mondo con uno sguardo diverso.
La nuova stagione del PimOff, teatro sperimentale che sempre si è distinto per le scelte coraggiose, punta su quattro temi fondamentali: la condivisione, la formazione, la possibilità e la presa di coscienza. Quattro concetti che sviluppano in un fitto cartellone di spettacoli, incontri e laboratori. Punto di partenza e non di arrivo.
Un invito rivolto a operatori, artisti e pubblico perché riflettano ed agiscano insieme sul futuro del teatro, perché condividano dubbi e passioni di chi il teatro lo fa o lo ama e perché lo portino fuori, in città.
Questa nuova idea di teatro fa del contenitore culturale un luogo di formazione che ha come principale obbiettivo quello di offrire possibilità.
Barbara toma punta sulla formazione di qualità a prezzi da “precari”: da un minimo di un euro ad un massimo di 5 euro l’ora per la formazione; gli spettacoli a 10 euro e, col carnet, a 5 euro.
“Chi non ama il teatro viene al PIm OFF”, è il suo slogan.
Mentre tutto il senso della nuova programmazione è racchiuso in una domanda e in una foto: tre donne, un’anziana, una ragazzina e una bimba, che in un appartamento popolare si chiedono “Che cosa me ne faccio del teatro”?
E’ come se il Pim off rispondesse: “Ecco, adesso il teatro è tuo, come il corpo. Fanne quello che vuoi. Usalo”.
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Barbara Toma da vicino[/i]
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