Il ritorno della mamma imperfetta | Giulia
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Il ritorno della mamma imperfetta

La serie creata per il web da Ivan Cotroneo, che ribalta lo stereotipo della "mamma italiana", in onda su Raidue dal 14 ottobre.

Il ritorno della mamma imperfetta
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5 Ottobre 2013 - 20.04


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Due figli, un marito, un lavoro e una casa da gestire. Questa è Chiara Guerrieri, interpretata da Lucia Mascino, che torna a interpretare il ruolo di protagonista nella seconda stagione di Una Mamma Imperfetta. Stavolta la serie, nata sul web attraverso Corriere.it grazie alla regia di Ivan Cotroneo, sbarcherà anche su Rai 2 dal 14 ottobre.

25 episodi di 8 minuti, che hanno colpito l’appena concluso Roma Fiction Fest, ci porteranno in giro per Roma facendoci conoscere le avventure di una donna e una mamma impegnata a lottare contro le difficoltà quotidiane. La serie rappresenta un esperimento interessante in quanto ripropone fedelmente le giornate della maggior parte delle madri italiane, ribaltando l’immagine di famiglia perfetta da serie tv. Un tempo che non è mai abbastanza, una giornata fatta di ritardi metodici e avvalorati statisticamente, i figli da portare a scuola e a calcetto, un marito amato ma spesso assente nella gestione della casa sono solo alcuni degli aspetti della vita della protagonista Chiara.

Tra il confronto sui gradini di scuola con le cosidette “madri perfette” e “madri tigre”, la serie presenta con ironia e immediatezza però anche i problemi dell’Italia femminile e non solo: dal pensiero di voler lasciare il lavoro, rinunciando alla propria carriera, alla soluzione del part time. Dal tempo passato a rinunciare a semplici gesti, come un cappuccino al bar, alla difficoltà e al dubbio di essere in grado di poter seguire i propri figli. Fino ad arrivare con semplicità e chiarezza al tema delle famiglie omogenitoriali.
Chiara Guerrieri, insieme alle sue tre amiche e alla sua famiglia, riuscirà a portare in prima serata finalmente una serie a portata delle nostre vite. Un esperimento interessante, veloce e attivo, lontano dalla serie, per così dire, “tradizionale”.

(Francesco Angeli)

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