Dieci anni senza Federico Barakat, ucciso dal padre in ambito protetto

Lunedì a Firenze si svolge il convegno “Il bambino, il giudice, il medico legale, l'avvocato e l'assistente sociale – Le buone pratiche per la tutela delle vittime di violenza domestica”

Dieci anni senza Federico Barakat, ucciso dal padre in ambito protetto
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21 Febbraio 2019 - 16.10


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«I bambini diventano lo strumento attraverso il quale l’uomo maltrattante può continuare a infierire sulla vittima dopo la separazione. Sono qui per rendere testimonianza affinché quello che è accaduto non debba più succedere. Mio figlio Federico è stato ucciso a soli 8 anni e mezzo dal padre in ambito protetto mentre era affidato ad un ente dello Stato. Il padre di Federico era un uomo violento, un uomo ossessivo, condannato per aggressioni in sede penale e reo confesso. Avevo chiesto l’affido esclusivo di Federico perché ero terrorizzata dalle sue minacce. Nonostante questo, i servizi territoriali e il Tribunale mi definirono esagerata, iper tutelante, mossa dal desiderio di ledere la figura paterna. Mi definirono una madre alienante».

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Sono le parole pronunciate da Antonella Penati, madre di Federico Barakat, invitata alla Camera dei Deputati dall’allora presidente Laura Boldrini. Era il 25 novembre 2017, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

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Federico Barakat era un bambino di soli 8 anni e mezzo quando, il 25 febbraio 2009, fu ucciso in ambito protetto dal padre che, subito dopo, uccise anche se stesso.

A dieci anni dalla sua morte, l’associazione “Federico nel cuore” e l’Udi (Unione donne italiane) promuovono il convegno “Il bambino, il giudice, il medico legale, l’avvocato e l’assistente sociale – Le buone pratiche per la tutela delle vittime di violenza domestica” che si terrà a Firenze (a Palazzo Vecchio) lunedì 25 febbraio dalle 14 alle 19.


Secondo lo Stato italiano per la morte di Federico non ci sono responsabili. Per questo sul caso è pendente un ricorso contro il governo italiano presso la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo. La Corte di Cassazione, con sentenza del 28 gennaio 2015, aveva infatti assolto definitivamente tre operatori dell’Ausl di San Donato Milanese, che seguiva la coppia, dalle accuse di concorso in omicidio poiché il bambino era stato lasciato inspiegabilmente da solo col genitore al momento del fatto.

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Tante cose sarebbero potute andare diversamente, se solo si fosse dato più ascolto alla voce di una madre e di suo figlio.

Mai come in questo momento storico, in cui si discutono le modifiche in materia di diritto di famiglia proposte dal ddl Pillon, la tragedia di Federico assume un ruolo politico emblematico.

Al convegno, realizzato col patrocinio del Comune di Firenze, del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Firenze e della Fondazione per la formazione forense dell’Ordine degli avvocati di Firenze, interverranno il sindaco di Firenze Dario Nardella, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, la madre di Federico e presidente dell’associazione “Federico nel cuore” onlus Antonella Penati, la presidente della Commissione sul femminicidio del Senato Valeria Valentela responsabile nazionale dell’Udi Giulia Potenza e il presidente di Sezione del Tribunale di Milano e autore del libro “Crimini contro le donne – Politiche, leggi, buone pratiche” (FrancoAngeli) Fabio Roia. E ancora: il già procuratore della Repubblica di Firenze Ubaldo Nannucci, la pediatra e medico legale Maria Serenella Pignotti, che presenterà anche il suo libro “I nostri bambini meritano di più – La sindrome di alienazione parentale ed il furto della madre” (Libellula edizioni), la presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Firenze Sibilla Santoni e l’avvocata cassazionista del Foro di Vicenza Ida Grimaldi e coautrice con Giuseppe Cassano e Paolo Corder del testo “L’alienazione parentale nelle aule giudiziarie” (Maggioli Editore). Infine, ci saranno Vittoria Tola dell’Udi nazionale, che presenterà i tre libri di Roia, Pignotti e Grimaldi; l’avvocato del Foro di Milano e legale di Antonella Penati Federico Sinicato, l’assistente sociale del Comune di Bagno a Ripoli Daniele Grana, l’avvocata del Foro di Roma Fabrizia Castagna e la scrittrice del Franca Rame Project Dale Zaccaria.
Modererà l’avvocata Ilaria Chiosi.
L’incontro sarà accompagnato dalle letture dell’attrice Franca Grimaldi.

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