Dalla verità della scienza a quella storica, dalla verità delle parole a quella dei fatti. Non una, ma molte sono le verità. Ciascuna è un pezzo necessario alla comprensione della realtà umana. Nei giorni scorsi, l’associazione GiULiA Giornaliste Sardegna ha riunito a Cagliari, nella Facoltà di Studi umanistici, filosofi, magistrati, avvocati e giornalisti per indagare i possibili significati della parola verità. Sedici esperti ed esperte che hanno firmato il libro “Le verità“, curato e pubblicato dall’associazione sarda di GiULiA, in coedizione con le Grafiche Ghiani.
Il convegno, moderato da Daniela Pinna, e a cui sono intervenute alcune scuole superiori di Cagliari, è stata l’occasione per un dialogo approfondito tra voci differenti. Un confronto urgente, per Elisabetta Gola, prorettrice alla Comunicazione dell’Università di Cagliari, e Susi Ronchi, coordinatrice di GiULiA Sardegna, che hanno introdotto i lavori: «In un tempo come il nostro contrassegnato da una quantità smisurata di informazioni, spesso contraddittorie, ci sembra necessario fare il punto su un concetto fondamentale per orientare le nostre concezioni del mondo e le scelte che compiamo ogni giorno».
Aperto dal giornalista Maurizio Mannoni, con un contributo di Claudia Rabellino Becce presidente del Rotary Club Cagliari Nord, il consesso ha accolto numerosi interventi, i più in presenza, altri in video. Se Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario della Cei, ha parlato di «verità dogmatica», Silvano Tagliagambe, professore emerito di filosofia della Scienza, ha spiegato la «verità epistemologica», enfatizzando l’impegno che la ricerca della verità esige dall’essere umano. Più che una premessa, la verità è una meta, che non si può dire conquistata una volta per tutte, ma è sempre al di là degli sforzi umani di conoscenza. Un’idea, questa, ribadita dai vari studiosi provenienti da università sarde e della penisola. Da Adriano Fabris, filosofo morale, intervenuto sulla verità ontologica, al fisico Luciano Colombo, soffermatosi sulla verità della scienza, a Massimo Dell’Utri, filosofo del linguaggio, che ha spiegato come sia possibile parlare di «verità plurale» senza contraddire l’idea stessa di verità. Michele Camerota, storico della scienza, ha ricordato la differenza, propria del mondo anglosassone, tra history e story, ovvero tra resoconto storico e narrazione fantastica, sul cui crinale si ricostruisce la verità storica. Che «non è mai oggettiva e neppure inconfutabile», ha asserito lo storico Marco Pignotti, bensì esposta ad aggiustamenti continui. Non meno accidentato è il terreno su cui si muove la verità logico-sintattica, definita dal logico Francesco Paoli, e sempre in agguato sono gli errori (bias), illustrati dalla filosofa del linguaggio Francesca Ervas, che uomini e donne compiono nei loro ragionamenti, affatto aiutati da un cervello che per sua natura, ha dimostrato la neuroscienziata Micaela Morelli, non può cogliere tutte le sfaccettature che compongono la verità. Per questa ragione è difficile ricostruire la verità dei fatti, fino a dover distinguere, come hanno ricordato il magistrato Marco Cocco e l’avvocata Valeria Aresti, la verità processuale dalla verità sostanziale.
Cionondiméno, hanno ribadito i giornalisti Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine sardo dei giornalisti, e Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna, cogliere i vari punti di osservazione da cui è possibile guardare a quanto accade è il compito di ogni professionista dell’informazione. Egli, avverte Maurizio Mannoni, deve avere «buone gambe» e «buoni occhi» se non vuole venir meno alla responsabilità di cercare la verità. Che è sempre inclusiva e plurale, hanno ribadito la presidente di GiULiA Serena Bersani, e una delle sue fondatrici, nonché ex presidente, Silvia Garambois.
La verità abbisogna di luce, ha concluso Simonetta Selloni, presidente dell’Associazione della Stampa sarda: «Come la democrazia muore nell’oscurità, anche la verità muore nell’oscurità».
Scienziati e giornalisti mettono insieme i tasselli che compongono la verità
Presentato in un convegno all'Università di Cagliari il libro realizzato da GiULiA Sardegna che vuole essere uno stimolo di riflessione per i professionisti dell'informazione e per gli studenti
Franca Rita Porcu Modifica articolo
24 Dicembre 2024 - 13.49
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