Un premio a Fabiola Palmeri, una vita dedicata a raccontare il Giappone | Giulia
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Un premio a Fabiola Palmeri, una vita dedicata a raccontare il Giappone

Giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica, curatrice di mostre, mille attività tenute assieme da un filo rosso: la conoscenza e l'amore per il Giappone. Per questo impegno Fabiola Palmeri ha ricevuto il Premio Umberto Agnelli per il giornalismo

Un premio a Fabiola Palmeri, una vita dedicata a raccontare il Giappone
Fabiola Palmieri e Roberto Cingolani alla premiazione
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Stefanella Campana Modifica articolo

17 Maggio 2025 - 13.19


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Quarant’anni fa Fabiola Palmeri ha compiuto il primo viaggio in Giappone dove ha vissuto e lavorato come giornalista per riviste, radio e scritto libri per far conoscere la cultura e la realtà di quel Paese. lo scorso 13 maggio a Roma, a conclusione dei lavori della XXXIV Assemblea dell’Italy Japan Business Group, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, il premio Umberto Agnelli per il giornalismo. E’ organizzato dalla Fondazione Italia Giappone, istituito nel 1992 per volontà di Umberto Agnelli per dare un segno di riconoscimento a professionisti italiani e giapponesi della carta stampata, del mondo dell’informazione e della divulgazione che operano nel diffondere e approfondire la conoscenza dei due Paesi.

«Il mio entusiasmo per il mondo nipponico non si è mai attenuato, come dimostrano i libri e gli articoli che ho scritto sui più vari argomenti. La cultura ci unisce e rende più agevoli tutte le possibili collaborazioni», racconta Fabiola Palmeri. Giornalista professionista, iscritta a GiULiA Giornaliste del Piemonte, dopo essere rientrata in Italia e vissuto a Torino, da circa un anno si è trasferita a Trapani, luoghi legati alla sua storia personale, madre torinese e padre siciliano. Conduttrice radiofonica, autrice e scrittrice, ha iniziato collaborando per La Stampa e l’inserto Tuttolibri con articoli di attualità, cultura e spettacolo. Ha lavorato per la redazione di Radio Japan della NHK (sede di Tokyo) dal 1988 al 1999, come newscaster , redattrice per i G.R. e i programmi della sezione in lingua italiana del servizio radiofonico per l’estero. Dalla capitale giapponese ha inviato corrispondenze per La Stampa.

Rientrata in Italia ha scritto per Repubblica redazione diTorino, con vari contributi per l’edizione nazionale. Attualmente scrive per Il Fatto Quotidiano sia cartaceo che sul sito, dove viene pubblicata  la sua “Lettera da Tōkyō”. Suoi articoli sono stati pubblicati sui principali settimanali italiani fra cui Il Venerdì di Repubblica, D, Elle e varie riviste nazionali con pezzi di attualità e cultura.

La sua conoscenza approfondita della cultura nipponica l’ha portata a curare nel 2017 la mostra “Y Kimono Now” al Filatoio di Caraglio (CN), allestendo le “stanze del Palazzo” con la collezione di kimono, haori e obi della studiosa e collezionista Nancy Martin Stetson, scrivendo i testi del percorso espositivo e per il catalogo della mostra. Suoi saggi sono presenti in cataloghi di mostre organizzate dall’Associazione Yoshin Ryu tra cui: Ningyō, e Bushi (Palazzo Barolo e Mao, Torino). Conduce gruppi di lettura (al Mao e Circolo dei Lettori di Torino, e online), recensisce nuove uscite in italiano di autori e autrici giapponesi, cura la serie di webinar pop-culturali per la Fondazione Italia Giappone. È da due anni responsabile dell’organizzazione giuria, contatti con editori, autori/autrici e traduttori/traduttrici del Premio Letterario “Tōkyō-Roma. Parole in Transito”. I suoi libri offrono spaccati affascinanti di un Paese che, dice, “mi ha folgorata”: Fiabe del Sole più a Est (Effatà), Come un sushi fuor d’acqua (La Corte Editore), Miti e Leggende Giapponesi (La Nuova Frontiera), A ogni gatto il suo autore. Gatti e scrittori del Giappone Contemporaneo, Lindau.

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