Caccia al punto G oltre gli stereotipi: 200 donne si mettono "a nudo" alla Fabbrica del Vapore | Giulia
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Caccia al punto G oltre gli stereotipi: 200 donne si mettono "a nudo" alla Fabbrica del Vapore

AppuntiG è un collettivo, un progetto, soprattutto una mostra fotografica alla Fabbrica del Vapore, divertente e ironica che raccoglie le confessioni in 200 scatti di altrettante donne su cosa sia per loro il punto G inteso come metafora di desideri, aspirazioni, libertà

Caccia al punto G oltre gli stereotipi: 200 donne si mettono "a nudo" alla Fabbrica del Vapore
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Paola Rizzi Modifica articolo

29 Giugno 2025 - 15.24


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Per qualcuna è tutt’intorno, è la vita stessa, per qualcun’altra è in un pallone, come un “G”ioco che unisce, per molte è nella testa, perché tutto parte da lì. O nei capelli, simbolo potente di libertà come le iraniane ci insegnano. O nei capezzoli. O dalle parti dove si dice possa essere. O sulle ginocchia. O diffuso un po’ dappertutto sul corpo. Insomma per le 200 donne che con molto humor si sono fatte fotografare da Laila Pozzo, il punto G è un punto mobile,  immaginario, strumento di godimenti multipli, emotivi, intellettuali, affettivi, artistici, in definitiva metafora di desideri e cambiamenti possibili. Le 200 gigantografie sono ora visibili fino al 31 luglio alla Fabbrica del Vapore a Milano in un allestimento efficacissimo, all’interno del Festival delle lettere. Il progetto, che è una mostra fotografica ma anche un collettivo con un proprio manifesto, AppuntiG, è nato da un’idea dell’attrice e regista Rita Pelusio insieme alla fotografa Laila Pozzo e alla giornalista Assunta Sarlo, già anima del Movimento Usciamo dal silenzio, ha un animo giocoso ma anche serio. «Mentre il corpo delle donne è  oggetto di una contesa mai finita, di controllo, di violenze e discriminazioni e di una narrazione che lo espropria– si legge nella presentazione-  il progetto AppuntiG  si propone come  un atto artistico partecipato e  una riflessione corale e pop  su una ricerca, quella della consapevolezza e della libertà di sé in relazione con l’altro/a e  con il mondo». 

Una selezione delle 200 foto esposte nella mostra.

Oltre alle fotografie quello che illumina le aspirazioni delle 200 donne, molte attrici, ma anche intellettuali, artiste, scrittrici, giornaliste, sono i testi, ossia le didascalie raccolte da Assunta Sarlo, che restituisce con le parole delle protagoniste il senso di una riflessione originale a partire dal corpo delle donne. Un tema sempre incandescente se è vero, come hanno raccontato le tre ideatrici, che una delle più grosse difficoltà nella realizzazione dell’impresa che ha richiesto anni, è stata trovare partner o sponsor disposti ad investire sul progetto.

Collegati alla mostra due eventi, sempre alla Fabbrica del Vapore. Il 7 luglio  alle 18,30 un incontro sul tema Educazione, cultura e scuola per prevenire la violenza di genere con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, Cristiana Mainardi, sceneggiatrice e produttrice e Assunta Sarlo. Il 17 luglio alle 21,15 è in programma il secondo appuntamento, con Anteo: la proiezione del docufilm Un altro domani di Silvio Soldini e Cristina Mainardi sulla violenza nelle relazioni, con testimonianze di esperti, vittime e uomini maltrattanti.


AppuntiG, fino al 31 luglio alla Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano.

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