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Italia in controtendenza rispetto
all”Ue nel tasso di disoccupazione giovanile: se l”Europa sancisce il
“sorpasso” degli uomini rispetto alle donne (20% contro il 18,5%), in
Italia il tasso femminile (29,4%) supera quello maschile (26,8%) di
2,6 punti. Lo dice l”Istat.
L”Italia conquista anche il “podio” europeo
per i lavoratori inattivi: nel 2010 il tasso è stato pari al 37,8%
che pone il paese al secondo posto in Ue appena dietro Malta. Ad
essere più scoraggiate le donne che denunciano un tasso di
inattività superiore di 15 punti a quello di Francia e Spagna.
Il tasso di inattività italiano, ricorda ancora
l”Istat, ha continuato a crescere attestandosi al 37,8% in ulteriore
aumento di 2 decimi di punto rispetto al 2009; al 26,7% quella
maschile e al 48,9% quella femminile. A livello europeo, invece, il
tasso di inattività 2010 della popolazione tra i 15 e i 64 anni nella
Ue è stata pari al 29% in linea con l”anno precedente.
E se Svezia e Danimarca gli scoraggiati sono al valore minino
(al 20,5%), Malta tocca il 39,8% seguito a ruota dall”Italia che
“presenta un livello di inattività ragguardevole”. Non solo. In
Italia rispetto all”Europa l”inattività colpisce in misura molto
maggiore le donne degli uomini. Uno scoraggiamento in rosa che si
traduce, dice l”Istat, “in un tasso di inattività tra i più elevati
a livello europeo e superiore di circa 15 punti percentuali rispetto a
quello delle francesi e delle spagnole.
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