'Poche sindache nei comuni del Lazio. La denuncia dell''Ande' | Giulia
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'Poche sindache nei comuni del Lazio. La denuncia dell''Ande'

Dei 49 comuni che si sono rinnovati a maggio, solo 3 sono governati da donne. Giunte sbilanciate ovunque: a Gaeta composta solo da uomini.

'Poche sindache nei comuni del Lazio. La denuncia dell''Ande'
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23 Luglio 2012 - 17.00


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‘Roma, 23 lug – L”Associazione Nazionale Donne Elettrìci (Ande) ha diffidato i sindaci dei Comuni – andati al ballottaggio dopo le elezioni di maggio – di Civitavecchia, Cerveteri, Frosinone, Gaeta, Ladispoli, Minturno e Rieti, per non aver ottemperato al principio delle Pari Opportunità nella formazione delle giunte, sancito dagli articoli 3 e 51 della Costituzione, dal Testo unico delle leggi sull”ordinamento degli enti locali e dalle stesse disposizioni degli statuti comunali. Lo annuncia la portavoce e consigliera di Ande Roma, Marisa Ayroldi, che sottolinea come nel Lazio dei 49 comuni che si sono rinnovati a maggio, solo 3 sono governati da sindache. Degli 8 comuni andati al ballottaggio, con l”eccezione di Ceccano, le giunte sono tutte a composizione gravemente sbilanciata, con il caso negativo della giunta di Gaeta, composta da soli uomini. Tutto ciò è in linea, dice l”Ande, con un quadro nazionale sconcertante: nel 2011, secondo dati pubblicati dal Sole24Ore, nei comuni italiani le donne erano solo il 19% dei consiglieri e il 6% degli assessori.

“E” davvero sconfortante – denuncia la storica associazione, presente in 34 città e impegnata dal 1946 per promuovere la partecipazione delle cittadine italiane alla vita politica e civile del Paese – dover constatare, dopo anni di importanti battaglie civili per l”elettorato femminile, come la scena istituzionale e politica italiana, soprattutto a livello locale, resista al cambiamento di cui sono protagoniste le donne, escludendole dalle cariche pubbliche. Il giudice amministrativo, in più occasioni chiamato a pronunciarsi, ha ribadito che non è più ammissibile che il raggiungimento dell”obiettivo delle pari opportunità possa essere indefinitivamente subordinato a una scelta dell”amministrazione locale”. Alle diffide seguira” la presentazione di ricorsi amministrativi verso i Comuni, “senza alcuna considerazione per il colore politico della giunta” fa sapere l”Ande. ‘

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