Che tipo di uomo? Con quali pregiudizi e stereotipi o al contrario con quali autonomie di cuore e di intelletto? La letteratura è un palcoscenico dei modi di essere e dei relativi e spesso nascosti desideri. C’è di tutto, da sempre: ce li fa conoscere, poi tocca a noi scegliere quale. Per questo è molto interessante oltre che gradevole leggersi Alla ricerca di mr. Darcy, l’ultimo lavoro di Giovanna Pezzuoli, 120 pagine edite da Iacobelli e dedicate al protagonista emblematico di Orgoglio e pregiudizio, un uomo capace di cambiare idea e di rispettare anzi apprezzare l’intelligenza e la libertà femminili.
Il libro, uscito per il bicentenario della morte della scrittrice, studia la struttura psicologica, prima ancora che letteraria, di questo signor Fitzwilliam Darcy e lo raffronta con altri personaggi maschili inventati da Jane Austen; quindi li paragona a quelli ben diversi usciti dalla penna delle sorelle Bronte. Le quali, pur magnifiche e pur avendo scritto un ventennio dopo Austen, attingono però ad archetipi maschili più arcaici. Archetipi, come sappiamo, ancora attuali e pericolosi: passione, gelosia, follia…
Scrittura lieve e informazione accurata quella di Giovanna Pezzuoli – già al Giorno, quindi al Corriere della Sera, ora alla 27esimaOra e nella redazione di Leggendaria, componente del Direttivo nazionale di Giulia – che fa leggere d’un sorso il libretto e ci consegna anche in finale una preziosa filmografia e bibliografia sui romanzi (o opere visive tratte dai romanzi) di Jane Austen. Come dire, Jane e Giovanna… .
La quale Giovanna, immedesimandosi in Jane (e pure in Lizzie), al termine del primo capitolo – dopo una puntuale analisi del deludente incontro fra i due protagonisti e poi del ribaltamento di scena – conclude: “Quale donna non vorrebbe incontrare un uomo così? Forse è questo il segreto dell’intramontabile appeal del personaggio: è il perfetto maschio eterosessuale, proiezione dei desideri femminili”.