Ripartire dalle donne. Per una nuova Costituente

il governo Berlusconi non finisce per le proteste di piazza: ma le manifestazioni dei lavoratori e delle donne sono state la nostra – nuova – resistenza. [Silvia Garambois]

Ripartire dalle donne. Per una nuova Costituente
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14 Novembre 2011 - 23.36


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“Le donne, protagoniste di un grande moto di risveglio civile e morale della società italiana, si rivolgono a Lei signor Presidente, impegnato come non mai nella difficile opera di salvaguardia della coesione e delle speranze del popolo italiano – perché si faccia interprete della urgente necessità di dare pieno valore alle grandi energie e competenze femminili nella nuova stagione politica che si apre”: poche righe, rispettose, al Presidente Napolitano. La firma è quella del Comitato promotore di “Se non ora quando”, lo spirito quelle delle tante, tantissime donne che dopo essere scese in piazza sono rimaste in contatto, via web e non solo.

La finanza è l”emergenza di questo Paese: certo, l”ombra del default, del fallimento, grava su tutti noi. Ma un”emergenza non ne scaccia un”altra: il lavoro, il lavoro che non c”è, il lavoro cattivo, il lavoro che uccide e quello da schiavi senza diritti. Ed è emergenza anche l”invisibilità delle donne: perché è sulle donne che più pesa la crisi, quella del lavoro che va di pari passo con quella di un welfare sempre più taccagno, introvabile…

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Se non ora, quando? Ora, che finalmente dobbiamo pensare a costruire e ricostruire, la presenza delle donne, delle loro intelligenze, delle loro capacità – spesso grandi e misconosciute – deve essere un pilastro del rinascimento del nostro Paese. Erano nella Costituente, grandi donne che hanno fatto la storia della nostra libertà. Servono oggi più che mai: oggi che l”immagine della donna è stata offuscata dall”uso e dall”abuso del suo corpo, nella pubblicità come nella politica. Oggi che le donne scese in piazza hanno trascinato i loro compagni nella rivendicazione di un futuro diverso.

E” vero, il governo Berlusconi non finisce per le proteste di piazza – come non finisce per l”opposizione politica in Parlamento: ma quelle manifestazioni, dei lavoratori, delle donne, sono state la nostra – nuova – resistenza. Ed è per questo che oggi le donne, con orgoglio, si fanno avanti da protagoniste, per far ripartire il Paese. E” ora.

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