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“Donne più intelligenti dei maschi”. Perché? Perché devono pensare, tutto insieme, al lavoro, alla casa, alla famiglia, ai figli, ai genitori, alle bollette: insomma, solo una questione di esercizio. O di stress.
La notizia è parsa particolarmente succulenta ai media (la ricerca è di uno psicologo neozelandese), che l”hanno rilanciata a tutto spiano, mentre di solito invece snobbano altre indagini “sul campo”. Soprattutto quando del “lavoro di cura” (casa, famiglia, ecc.) si parla in ben altri termini: causa di licenziamento se le donne aspettano un bimbo, causa di malattie e di infortuni, per il troppo stress.
L”anno scorso – i dati, recentissimi, sono dell”Inail – a fronte di una diminuzione generale degli infortuni sul lavoro (non per merito di aumentata sicurezza, ma per la crisi che ha fermato il lavoro) l”unico dato in controtendenza riguarda le lavoratrici: ne sono morte di più. Un aumento addirittura del 15%, nonostante le donne siano tradizionalmente impegnate in settori meno “a rischio”, soprattutto impiegate in lavori d”ufficio. Nessuno sui giornali ha voluto analizzare le ragioni di questo aumento di mortalità, ma non ci vuole molto a pensare che la crisi e l”aumento di stress non possono non essere tra le cause concomitanti.
La Fondazione Rodolfo De Benedetti, da parte sua, nelle scorse settimane ha presentato una ricerca che ripropone un dato ormai consolidato: le donne che studiano sono più brave dei maschi all”università ma nella vita faranno meno carriera e comunque guadagneranno meno. In questo caso sono state analizzate le carriere di circa trentamila laureati milanesi: le donne, pur più brillanti negli studi, guadagnano oggi mediamente il 37% in meno degli uomini. Ma anche di questo sui giornali si scrive poco: notizia vecchia.
Un”ultima ricerca, stavolta di carattere più “estivo” (letture da spiaggia) che ha invece avuto echi sulla stampa: l” australiana Monash University ha stabilito che le donne di mezza età che lavorano oltre 35 ore alla settimana sono più soggette a un aumento di peso. Ingrassano irrimediabilmente dietro alla scrivania, nonostante tutte le diete alla moda.
Ora, i casi sono due: o le donne se ne devono fare una ragione, stressate, grasse ma intelligenti; oppure il lavoro di cura – che, in modo diverso, le coinvolge senza conoscere frontiere – nella realtà le limita fortemente in ruoli e stipendi e quindi bisogna dubitare almeno un po” della intelligenza pratica delle donne! E per superare il problema non basta (più) un bel complimento…
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