‘
E’ giusto, come fa la ministra Elsa Fornero, richiamare l’attenzione sul femicidio in Italia – è scritto in una nota di GiULiA, la rete delle giornaliste -: la serie impressionante di omicidi di donne per mano di un ex marito o fidanzato, e il tasso in crescita di violenza sulle donne in Italia, hanno già mobilitato le giornaliste di Giulia che ha aperto una riflessione nelle redazioni su quale sia il modo più idoneo di alzare la guardia e quale il linguaggio più appropriato. Donne che pagano con la vita il prezzo della libertà. Non omicidi indotti dalla “passione”.
Da tempo diciamo che la cultura, veicolata dall’informazione, dalla televisione e dalla scuola, è il terreno cruciale in cui sconfiggere questo fenomeno.
Correggere il modo stereotipato con cui la televisione rappresenta la donna è ormai un imperativo. A partire dal servizio pubblico: chiediamo per la Rai una forte e vera discontinuità, chiediamo di voltare pagina rispetto agli ultimi decenni. Occorre che sia definita una missione chiara all”insegna della costruzione di una società duale, e una riforma che liberi la Rai dal giogo dei partiti e dei poteri forti.
Chiediamo subito, nel rinnovo che si avvicina, la nomina ai vertici di donne e uomini di assoluto prestigio.
‘