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Apprendiamo dalla newsletter e dal sito dell”Arga Emilia Romagna, l’associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell’informazione dei settori agricoltura, alimentazione e ambiente, che domani è prevista la presenza di una asina davanti alla sede dell”Ordine dei Giornalisti a Bologna.
La cosa che ci offende come donne e giornaliste è il titolo della notizia: “Un”asina (questa volta vera) all”Ordine dei Giornalisti di Bologna”.
Chi pensa che quello possa essere un titolo divertente non sa che in quel modo offende l”istituzione e le colleghe e i colleghi che essa rappresenta.
È con grande stupore e indignazione che GiULiA Emilia-Romagna, che fa parte dell”associazione nazionale delle Giornaliste unite libere autonome, constata quanto una cultura becera e volgare nei confronti delle donne sia profondamente radicata anche tra chi, per mestiere, deve informare correttamente. Se il titolo e l”incipit del pezzo che lo segue volevano soltanto essere scherzosi, a nostro giudizio non ci sono riusciti.
Quello che preoccupa di più è la probabile «buona fede» con cui è stata redatta questa notizia. Se l”Ordine dei giornalisti per primo, tenuto alla formazione dei colleghi, non si attiva affinché la si smetta di veicolare messaggi scorretti e offensivi, non si può pretendere che si formi nella coscienza collettiva una cultura rispettosa dei generi e non contaminata dagli stereotipi.
GiULiA Emilia-Romagna auspica che gli organismi di categoria preposti svolgano fino in fondo il loro dovere per evitare il ripetersi di simili scivoloni.
Coordinamento GiULiA Emilia-Romagna
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